La storia dell’Associazione
La Camera Penale Minorile – Associazione Nazionale viene costituita il 14 maggio 2012 .Ristretta inizialmente al solo ambito territoriale del Distretto di Corte di Appello di Napoli, intende associare gli Avvocati impegnati dinanzi alle Giurisdizioni penali minorili, sulla base della consapevolezza dell’alto grado di specializzazione umana e professionale richiesta ad un operatore del diritto, volto alla tutela costituzionale dell’adolescenza. Dopo numerose ed importanti attività di carattere scientifico, si è poi sentita l’esigenza di estendere questa esperienza associativa a tutto il territorio nazionale.Nell’Assemblea straordinaria del 14 aprile 2013 sono state deliberate, all’unanimità, le modifiche allo Statuto in tal senso. L’Associazione, ora denominata “Camera Penale Minorile – Associazione Nazionale”, vuole essere un luogo di confronto, di dibattito, di critica e di proposta inerente le complesse questioni che riguardano le strutture sostanziali e processuali della vicenda penalistica minorile.
L’Associazione forense ha come obiettivo principale l’approfondimento scientifico e culturale della materia. Gli aspetti tecnici, sociali ed economici, nonché quelli educativi devono essere oggetto dell’attenzione dell’Avvocato specializzato nella difesa delle persone minorenni. Ecco perché l’Associazione, che non ha scopo di lucro, ed è apartitica, si propone di promuovere lo studio del diritto penale minorile, la formazione nella stessa materia, così tutelando il prestigio e l’interesse degli Avvocati esercenti la professione innanzi all’Autorità Giudiziaria Minorile in sede penale.
Ma la storia dell’ Associazione C.P.M. è risalente nel tempo. L’Associazione forense, in principio denominata “Camera Penale Minorile di Napoli”, fu fondata a Napoli il 03 febbraio 2000 dall’Avvocato Mario Covelli, unitamente ad un gruppo di Avvocati esperti che frequentavano con assiduità le aule di giustizia del Tribunale per i Minorenni di Napoli.
L’Associazione si è subito contraddistinta per lo spessore del contributo scientifico offerto alla riflessione degli operatori del diritto.
Non a caso infatti fu promotrice, in collaborazione con il Tribunale per i Minorenni di Napoli, la Procura della Repubblica presso lo stesso Tribunale ed il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, di un primissimo convegno sul tema “L’Ordinamento Penitenziario minorile – La Mediazione penale”.
Del convegno, svoltosi a Napoli il 4 maggio 2000, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli decise di pubblicare i relativi atti, che furono finiti di stampare il 21 febbraio 2001, con l’espressa motivazione che la C.P.M. di Napoli rappresentava un’associazione forense “unica nel suo genere” e con l’espresso augurio che l’organizzazione da locale divenisse, quanto prima, “una sorta di Unioncamere minorili in analogia con l’organizzazione degli Avvocati penalisti, che operano nel settore ordinario”.
Sull’onda di tale auspicio l’Associazione istituisce numerose sedi nei vari Distretti di Corte di Appello, costituendo poi l’Unione Nazionale della Camere Minorili ed associando anche i colleghi civilisti impegnati nel campo dei minori e della famiglia.
In occasione della presentazione della Camera Minorile Salernitana, nel maggio del 2002, la C.P.M. promuove un importante convegno dal titolo “Tribunali per i Minorenni tra riforme e prospettive: quale futuro?” proprio in una fase storica decisiva, allorquando il Parlamento discuteva i progetti di legge Castelli (d.d.l. 2501/2002 e d.d.l. 2516/2002).
Iniziativa legislativa, quella dell’allora Ministro della Giustizia, Roberto Castelli, che determinò la decisa opposizione di molti operatori del diritto. Il convegno di Salerno rappresentò anche un momento di forte dibattito interno all’Associazione proprio su questi temi.
All’area intransigente, che si opponeva con cieca forza a qualunque contrattazione anche nell’ambito di possibili audizioni in Commissione Giustizia, si opponeva l’area, costituzionalmente ispirata, volta ad integrare il dibattito parlamentare, apportando il fondamentale contributo di esperti ed operatori del diritto.
In definitiva si comprese che quella poteva essere un’occasione unica per poter contribuire al miglioramento di una riforma che ancor oggi stiamo aspettando.
Le insuperabili divergenze di Salerno motivarono la scelta dell’attuale Presidente Onorario, Avvocato Mario Covelli, di prendere le distanze dall’Unione delle Camere Minorili e di fondare l’Unione Nazionale degli Avvocati Minorili (U.N.A.M.) costituita a Napoli il 09 settembre 2004, per atto notar Alessandra Del Balzo, registrato il 16 settembre 2004.
Il progetto associativo nuovo, ma in continuità con le idee scientifiche e programmatiche dell’intervento minorile in Italia, produsse due importanti convegni: il primo, presso l’Istituto Penale Minorile di Nisida, svoltosi nel febbraio del 2006, con la partecipazione del Dipartimento della Giustizia Minorile, il Centro Giustizia Minorile per la Campania ed il Molise, il Centro Europeo di Studi sulla Devianza e sul Disagio Minorile sul tema “La Giustizia Penale Minorile tra Rieducazione e Garanzie per l’Accertamento; l’altro convegno fu organizzato, nel febbraio 2008, dall’UNAM in collaborazione con l’Associazione Matrimonialisti Italiani.
Giunti finalmente ai giorni odierni, con la Camera Penale Minorile – Associazione Nazionale, ci si è posti l’obiettivo di dare continuità ad una eredità scientifica, progettuale e di impegno civile, che dura ormai da dodici anni.
Uno strumento di cui si avvale l’Associazione è sicuramente la rivista scientifica “Diritto e Giustizia Minorile”.
Il periodico trimestrale è pubblicato in Napoli, ed è dedicato alle problematiche minorili. Professori, Magistrati ed Avvocati apportano il loro contributo per la realizzazione della pubblicazione, al fine di garantire un’informazione professionale specializzata nel campo.
La Rivista è stata autorizzata dal Tribunale di Napoli (aut. n. 9/12) ed ha altresì ottenuto il riconoscimento scientifico da parte del Consiglio Nazionale delle Ricerche BIBLIOTECA CENTRALE “G. MARCONI” (ISSN 2280-4323).
È stata inoltre inserita nell’archivio del CINECA del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca col titolo abbreviato DirGiusMinorile al n° E217312. La stessa è pubblicata in collaborazione con l’Associazione e con il Centro Studi Minorili “Paolo Giannino”.
Le attività svolte nell’ultimo anno
Nell’ultimo anno di vita dell’Associazione sono state realizzate varie attività di carattere scientifico. In particolare sono stati organizzati convegni tematici con la partecipazione di esperti ed operatori del diritto:
1) “La tutela del minore nel sistema pluralistico delle fonti”, svoltosi il 17 maggio 2012 presso la F.E.ST. – Scuola di Formazione Forense dell’Ordine degli Avvocati di Santa Maria Capua Vetere;
2) “Il trattamento del minore nell’ordinamento cinese”, svoltosi il 22 giugno 2012 presso la F.E.ST. – Scuola di Formazione Forense dell’Ordine degli Avvocati di Santa Maria Capua Vetere;
3) “L’ascolto del minore”, svoltosi il 04 luglio 2012 presso la Sala Convegni del Tribunale per i Minorenni di Napoli;
4) “Il Processo Penale Minorile nel Sistema Pluralistico delle Fonti”, svoltsi il 21 gennaio 2013, presso la Sala Convegni del Tribunale per i Minorenni di Napoli.
Ai predetti convegni hanno partecipato come relatori magistrati minorili, docenti universitari, avvocati specialisti nella materia e dirigenti ed operatori del Centro Giustizia Minorile per la Campania e del Servizio Sociale, ed è intervenuto numeroso pubblico.
L’Associazione ha poi costituito il Centro Studi Minorili, intitolato alla memoria del compianto Magistrato Paolo Giannino, unitamente a docenti universitari, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli, all’Ordine degli Avvocati di Santa Maria Capua Vetere, all’Associazione Nazionale “La Bacchetta Magica” ed all’Associazione Forense di Gragnano (Na). Il Centro Studi Minorili “Paolo Giannino” è diretto dal Prof. Giuseppe Riccio.
L’Associazione, inoltre, pubblica – come detto – la Rivista telematica “Diritto e Giustizia Minorile”. Il Direttore scientifico della Rivista è il Prof. Giuseppe Riccio; alla stessa collaborano magistrati minorili, docenti universitari, avvocati specialisti nella materia, dirigenti del Centro Giustizia Minorile per la Campania ed operatori dei Servizi Sociali; la rivista mette in rete ben 13 Tribunali minorili italiani su 28.
Inoltre l’Associazione ha sottoscritto con l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Giurisprudenza, unitamente alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli, il Centro Giustizia Minorile per la Campania, il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Campania, l’Ordine degli Avvocati di Santa Maria Capua Vetere, la Camera Penale di Napoli, la Camera Penale di Santa Maria Capua Vetere ed il Centro Studi Minorili “Paolo Giannino”, una convenzione triennale per la realizzazione di un corso di aggiornamento gratuito in “Diritto Penale dei Minori” con la partecipazione gratuita di Docenti del Dipartimento di Giurisprudenza, Magistrati, Avvocati specialisti nella materia minorile, Dirigenti del Centro Giustizia Minorile per la Campania ed Operatori dei Servizi Sociali. Il corso, al suo primo anno di vita, ha avuto un notevole successo e conta circa 600 iscritti.